Meglio i climatizzatori o i termosifoni per riscaldare?
Con l’avanzare dell’autunno, arriva l’abbassamento delle temperature e l’aumento delle piogge e quindi anche la necessità di riscaldare gli ambienti in cui le persone passano del tempo, a casa, al lavoro o altrove. Allo stesso tempo, a molte persone torna in mente l’interrogativo se, per farlo, sia meglio riscaldare o climatizzare.
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Le domande frequenti
Alcune delle domande poste più di frequente per cercare di capire se è meglio riscaldare o climatizzare, sono di questo tipo:
- Qual è meglio il riscaldamento o il condizionatore?
- Che differenza c’è tra riscaldamento e condizionamento?
- Quale consuma meno, il termosifone o il condizionatore?
- Il condizionatore consuma di più quando è caldo o quando è freddo?
In questo periodo dell’anno molte persone si pongono la domanda su quale metodo sia più conveniente fra riscaldare o climatizzare, ossia, per riscaldare, è meglio accendere i termosifoni o utilizzare l’impianto di climatizzazione?
La situazione degli edifici
La situazione reale degli ambienti è molto variegata. Ad esempio, negli edifici di vecchia costruzione l’impianto di riscaldamento presente è quasi sempre costituito dai termosifoni e dalla caldaia a gas di tipo indipendente, se non addirittura di tipo centralizzato.
Invece, negli edifici realizzati più di recente, gli impianti di climatizzazione sono progettati e realizzati sia per raffrescare che per riscaldare, attraverso il sistema a pompa di calore, con alimentazione di tipo elettrico.
In particolare, queste soluzioni si sono affermate soprattutto grazie alla massiccia spinta economica che famiglie e imprese hanno avuto per produrre energia elettrica dalle fonti rinnovabili, attraverso le agevolazioni per l’installazione di impianti fotovoltaici.
Però i casi più diffusi sono quelli dei luoghi in cui, per ottenere anche il raffrescamento, l’impianto di condizionamento a split è stato aggiunto a quello già presente per il riscaldamento tradizionale, con i caloriferi e la caldaia.
Quest’ultimo è il caso in cui, mixando l’utilizzo, è possibile sfruttare al meglio le diverse caratteristiche dei due tipi di impianti.
La differenza principale
La differenza principale fra i due impianti è la seguente:
- i climatizzatori sono molto rapidi nel portare l’ambiente alla temperatura desiderata, ma purtroppo con altrettanta rapidità gli ambienti si raffreddano dal momento in cui vengono spenti
- i termosifoni sono più lenti a riscaldare gli ambienti, ma poi, siccome si raffreddano lentamente, mantengono la temperatura interna più a lungo
Di conseguenza, sotto il profilo principale del risparmio, ma anche per la praticità di utilizzo, è consigliabile utilizzare climatizzatori e termosifoni in questo modo:
- Quando le temperature esterne si mantengono a livelli molto bassi e per lungo tempo, come durante le giornate invernali, l’utilizzo dei termosifoni o caloriferi è sicuramente la soluzione migliore.
In particolare, se è necessario riscaldare ambienti di grandi dimensioni e per molte ore al giorno, i termosifoni sono sicuramente più economici e funzionali.
- Invece, durante i periodi autunnali, quando le temperature esterne si aggirano sui 10 °C e magari si vuole riscaldare un ambiente non troppo grande e per un periodo di poche ore, l’utilizzo del climatizzatore permette sia una maggiore efficienza che una minore spesa.
In conclusione
Con la giusta strategia nell’utilizzo degli impianti di riscaldamento e di climatizzazione, si può ottenere un maggiore efficienza e risparmiare sui consumi.
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